Il Tannino: ecologico e sostenibile
Ti starai chiedendo se il tannino è ecosostenibile? La risposta è indubbiamente positiva. Possiamo considerare il tannino come il bioprotettore degli alberi e delle foreste: la sua tutela va ben oltre la protezione di rami e foglie dall’attacco dei batteri.
La sua azione si estende fino a proteggere gli equilibri di un intero territorio e di tutte le creature che lo abitano. Esseri umani inclusi.
I territori maggiormente interessati all’estrazione del tannino sono:
- i boschi di Castagno in Europa, in particolare in Francia e in Italia, tra Piemonte, Liguria e Toscana;
- i boschi di Quebracho situati nella provincia del Chaco e di Formosa, nel Nord dell’Argentina.
Gestione responsabile delle foreste
Gli alberi destinati all’estrazione del tannino provengono da una gestione responsabile delle foreste, regolamentata secondo severe normative direttamente dalle autorità nazionali.
I produttori di tannino hanno tutto l’interesse a rispettarle perché sfruttare i boschi in modo indiscriminato comprometterebbe la loro capacità produttiva nel lungo termine. Preservare le foreste significa investire nel futuro dell’azienda.
Una visione che ha generato una cooperazione di successo tra settore pubblico e privato, permettendo di salvare migliaia di ettari di foreste che rischiavano di sparire per sempre, sostituite da sterminati campi destinati all’agricoltura intensiva.
Rispettare le foreste significa anche…
Tutelare la biodiversità
Le foreste utilizzate come materie prime per la lavorazione del tannino non sono piantagioni boschive realizzate dall’Uomo, ma perfette creazioni della Natura, che quindi accolgono varie specie vegetali e animali. Tutelarle significa proteggere questo prezioso patrimonio di biodiversità.
Prevenire il dissesto idrogeologico
Mantenere le foreste significa prevenire il dissesto idrogeologico del territorio. La presenza degli alberi protegge il terreno dall’esposizione diretta agli agenti atmosferici, le loro radici lo trattengono e lo mantengono compatto, aiutando a prevenire smottamenti e frane.
Il Tannino, un prodotto ecosostenibile
È innocuo per l'ambiente
Ha un’origine al 100% vegetale quindi non è una sostanza contaminante. Ad esempio, i residui di lavorazione della concia delle pelli possono essere utilizzati, previo trattamento di idrolizzazione, come fertilizzanti ad elevato titolo in N organico in agricoltura biologica.
L'estrazione è ecologica
È rimasta quasi immutata nei secoli: è sufficiente l’immersione in acqua calda dei pezzetti di legno, senza l’aggiunta di nessun additivo chimico, ma con la giusta combinazione di tempi di infusione, temperatura dell’acqua, preparazione della materia prima.
Rispetta le acque
L’acqua e il vapore acqueo utilizzati durante l’estrazione vengono purificati e reimmessi nel ciclo produttivo. In questo modo si ottimizza l’utilizzo del prezioso “oro azzurro”. Molti impianti produttivi di tannino prevedono anche sistemi di riciclo dell’acqua piovana.
Riciclo energetico
Negli impianti produttivi di tannino l’energia termica del processo di estrazione non viene dispersa bensì riutilizzata nei cicli produttivi successivi, ottimizzando le risorse e riducendo l’impatto sull’ambiente.
Pellet dal legno esausto
Il legno esausto viene in parte viene essiccato e trasformato in pellet per stufa naturale, senza nessuna aggiunta di agglomeranti o acceleratori per la combustione. Il legno privato del tannino brucia meglio e può essere utilizzato per riscaldare ambienti civili e industriali.
Energia pulita da biomassa
In alternativa, i chips di legno risultanti dal processo di estrazione vengono inviati nelle centrali a biomassa per la produzione di energia pulita. Questo riduce ulteriormente la necessità di risorse energetiche primarie, verso l’ideale dell’“Impatto Zero”.
Un reale valore nel tempo
La pelle e il cuoio conciati al vegetale consentono di realizzare scarpe, borse e altri oggetti in grado di durare decenni, a volte anche generazioni. Acquistare beni durevoli che contengono tannino significa meno rifiuti e ribellarsi alla sottocultura dell’usa e getta.
Salute e benessere animale
Integrare la dieta degli animali da allevamento con tannino compensa alcune carenze nutrizionali, migliora il loro metabolismo e rafforza il sistema immunitario, diminuendo l’eccessivo ricorso a farmaci invasivi, come gli antibiotici.
Sviluppo economico delle zone rurali
La raccolta delle materie prime vegetali consente di creare lavoro e sviluppo in aree rurali, che altrimenti verrebbero facilmente abbandonate.
Gli impianti produttivi di tannino si trovano infatti in prossimità delle foreste, assumono manodopera locale e creano un indotto economico per taglialegna e raccoglitori.
Il taglio degli alberi è infatti sempre affidato ai boscaioli locali, che agiscono in conformità alle normative vigenti. I produttori di tannino partecipano alla vita delle comunità locali, supportando iniziative a valenza sociale legate in particolare alla promozione della salute e della scolarizzazione.
Possiamo parlare di una vera e propria “microeconomia del tannino” che previene lo spopolamento delle zone rurali e che consente alle popolazioni locali di continuare a vivere secondo i propri costumi e la propria tradizione.
Tutela e sviluppo del territorio
Argentina, Italia e Perù: 3 casi reali in cui il tannino s’inserisce virtuosamente nell’economia locale e nella salvaguardia del territorio, prevenendo l’abbandono delle zone montane e rurali.
La prova che uno sviluppo economico a misura d’Uomo e rispettoso dell’ambiente è possibile. Incentivare il consumo di tannino significa anche promuovere uno sviluppo sostenibile.