Lo studio di Wellmicro: il tannino e l’equilibrio microbico
Chi possiede un paio di scarpe in pelle conciata al vegetale lo sa bene: indossarle dona una sensazione di comfort che nessun altro materiale può eguagliare. A contatto con la pelle conciata con tannini, il piede rimane fresco, asciutto e meno affaticato.
A fine giornata, una volta tolte le scarpe, non si ravvisa nelle calzature lo stesso odore pungente e sgradevole che caratterizza invece scarpe con interni in materiale sintetico (come le sneakers) e il mattino dopo l’odore sembra sparito naturalmente, senza ricorrere all’utilizzo di deodoranti.
Sappiamo che i responsabili del cattivo odore sono i batteri che si annidano nelle calzature (vedi la pagina “Cattivo odore dei piedi: le cause”). La pelle conciata al vegetale potrebbe quindi contrastare l’attività dei batteri?
Per avere la conferma scientifica di questa teoria, un team di scienziati italiani* ha condotto un interessante esperimento, dai risultati davvero sorprendenti.
* WellMicro, società spin-off partecipata dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Il tannino mediatore della flora cutanea
La ricerca si inserisce in un vasto filone di letteratura scientifica che indaga i benefici del tannino e ha inteso fornire una risposta a questa domanda: “La suoletta e la fodera utilizzati per realizzare l’interno della scarpa permettono di selezionare i tipi di batteri presenti, a discapito di quelli che producono cattivo odore?”
Studio in vivo: pelle conciata al vegetale con tannino vs materiale sintetico
La ricerca ha coinvolto 15 volontari (8 uomini e 7 donne) con età compresa tra i 18 e i 65 anni.
A tutti loro è stato consegnato un nuovo paio di scarpe (modello polacchina) da indossare continuativamente per un periodo di 28 giorni.
Le scarpe di ogni paio erano identiche fra loro salvo per un particolare: quella sinistra aveva la soletta e la fodera interna in pelle conciata al vegetale con una miscela di tannini di Castagno e di Quebracho; l’altra, quella di destra, era stata realizzata con interni in solo materiale sintetico.
Da ogni singola scarpa è stato prelevato un campione tramite l’utilizzo di un tampone sterile a 3 intervalli di tempo uno all’inizio dell’esperimento, uno dopo 14 giorni e uno dopo 28 giorni.
I tamponi sono stati successivamente analizzati con un sequenziatore, strumento in grado di effettuare la classificazione filogenetica dell’ecologia microbica all’interno della scarpa, identificando a livello qualitativo le popolazioni microbiche in essa presenti.
In particolare, nello studio in oggetto è stato utilizzato Next Generation Sequencing (NGS) o sequenziamento in parallelo che permette di sequenziare grandi genomi in un tempo ristretto, dell’ordine di settimane.
I risultati
Analizzando i tamponi, il sequenziatore ha evidenziato che la scarpa destra e quella sinistra presentano una popolazione batterica significativamente diversa, che dipende dalla diversa tipologia di materiale con cui è stato fatto l’interno della scarpa, pelle al vegetale e materiale sintetico rispettivamente.
In particolare, la scarpa con interno in materiale sintetico favorisce lo sviluppo di quei batteri responsabili del cattivo odore, tra i quali troviamo:
Staphylococcus
Kytococcus
Corynebacterium
Micrococcus
Brevibacterium
S = fodera e soletta in materiale sintetico
T = fodera e soletta in pelle conciata al vegetale con tannini
= batterio che non causa cattivo odore
Scarica lo studio di Wellmicro
Cos’è un sequenziatore?
Fino a pochi anni fa, esisteva un solo modo di studiare il comportamento dei batteri: coltivarli in laboratorio e metterli sotto un microscopio.
Il metodo è scientificamente impeccabile ma la condizione in cui si trovano i batteri è innaturale: sono cresciuti in laboratorio, un ambiente artificiale, senza nessuna interazione con altri microrganismi e con sostanze organiche (a meno che avvenisse sotto controllo dell’Uomo).
Inoltre, alcuni tipi di batteri non sono coltivabili in vitro e alcune condizioni ambientali non sono replicabili.
L’invenzione della tecnica NGS ha cambiato le regole del gioco, consentendo ai microbiologi di identificare gli ecosistemi microbici nella loro totalità direttamente da un campione prelevato dal loro ambiente naturale, senza la necessità di doverli per forza coltivare in laboratorio, fornendo un quadro completo della vita batterica e delle interazioni fra batteri diversi.
Un nuovo approccio allo studio dei batteri
Il nostro corpo ospita migliaia di miliardi di batteri, che contribuiscono alla sua salute e al suo funzionamento. Spesso vengono indicati con il nome collettivo “microbiota”.
Per decenni questi batteri sono stati considerati una presenza generalmente negativa, da eliminare con saponi e disinfettanti, ma le nuove strumentazioni biomediche fanno emergere aspetti inattesi. Non è più la loro presenza ad essere considerata problematica, bensì l’azione di fattori terzi che ne turbano l’equilibrio.
Il cattivo odore dei piedi, causato dall’attività metabolica dei batteri, non si manifesta a piedi nudi o si manifesta in modo estremamente contenuto. Si scatena invece quando il piede viene inserito in un ambiente innaturale, la scarpa, che ne altera temperatura, traspirazione e umidità.
Per combattere il propagarsi dei batteri nelle scarpe la soluzione ideale è quella di ricorrere a una sostanza naturale che funga da riequilibratore della flora cutanea del piede, cercando di restituire, per quanto possibile, la condizione naturale del piede libero da ogni calzatura.
I tannini, i nostri alleati nelle scarpe
È quindi possibile affermare che la pelle conciata al vegetale con tannino svolge un’azione di lotta ai batteri veramente selettiva, regolando l’equilibrio dell’ecosistema batterico interno alla calzatura. Adesso però hai sicuramente molte domande:
L’esperimento mette a confronto materiali sintetici e pelle conciata al vegetale. E per quanto riguarda gli altri metodi di concia?
Come possiamo essere certi che l’azione di contrasto ai batteri si debba inequivocabilmente al tannino e non ad altri fattori?
Ammesso che il “merito” sia del tannino, cosa accade esattamente? In che modo riesce a contrastare l’attività dei batteri?
Le cause del cattivo odore
Ti sei mai chiesto come si genera esattamente il cattivo odore nelle scarpe? Si deve agli acidi grassi volatili a corta catena, prodotti della fermentazione batterica in seguito all’assorbimento dei nutrienti presenti nel sudore e nelle cellule morte.