Il tannino: una sostanza, diverse applicazioni

Il tannino è presente, in concentrazioni variabili, in tutti i vegetali, in particolare in alcuni alberi, come il Castagno e il Quebracho (puoi approfondire le fonti vegetali da cui si estrae il tannino alla pagina Il tannino in natura).

Ma per trovarlo, non è necessario andare per sentieri boschivi. Il tannino è già dentro casa tua, nascosto negli oggetti e nelle abitudini che fanno parte della tua vita quotidiana.

Nel corso dei millenni, il tannino è stato utilizzato in molti modi diversi: come agente conciante, come elemento di fissaggio nella tintura, addirittura come inchiostro (trovi altre curiosità nella pagina Storia del Tannino). Possiamo dire che nelle mani dell’Uomo ha cambiato diversi lavori. Negli ultimi decenni ha trovato impiego anche in alcuni settori industriali e in particolari processi produttivi. Ecco il suo “curriculum aggiornato”.

Principali destinazioni d’uso del tannino

Concia al vegetale

È il protagonista del processo di concia al vegetale, un metodo riconoscibile che vanta una tradizione secolare. Il tannino è in grado di fissare le proteine (il collagene) conferendo alla pelle conciata al vegetale e al cuoio caratteristiche uniche rispetto agli altri metodi di concia. Conferisce col tempo calde tonalità al pellame, che tendono a riaffiorare in superficie con l’uso.

Enologia

Il tannino è spesso associato al vino, in particolare al vino rosso. È naturalmente presente sia nell’uva che nel legno delle botti e conferisce quel caratteristico sapore astringente. Inoltre, durante le diverse fasi di produzione del vino è consentito aggiungere estratti tannici per la chiarifica, per la stabilizzazione del colore o per la riduzione del contenuto di solfiti.

Alimentazione animale

Il tannino viene utilizzato come una sostanza aromatizzante che viene aggiunta nella dieta degli animali di allevamento. Recenti studi hanno dimostrato che può svolgere la funzione di promotore naturale della crescita, contribuendo a riequilibrare il microbiota intestinale, a rafforzare il sistema immunitario. Questo significa diminuire l’uso di antibiotici e di altri farmaci, migliorando la qualità di vita animale. Un cambiamento che ha effetti benefici sull’intera filiera alimentare.

Nutraceutica

Il tannino fa parte della famiglia dei polifenoli, sostanze antiossidanti presenti in frutta e verdura. Essendo già parte integrante della nostra dieta, può essere utilizzato come integratore alimentare per contrastare l’invecchiamento dei tessuti e rinforzare le difese immunitarie. Un’azione che ha ricadute positive anche sulla vitalità e sull’umore, innescando un virtuoso circolo di benessere.

Cosmesi

Grazie al suo potere antiossidante, è in grado di contrastare i radicali liberi che causano l’invecchiamento cellulare. Non stupisce quindi che venga spesso utilizzato in preparati cosmetici. Inoltre, riduce la produzione di sebo, ed è quindi molto indicato sia per la cura di pelli grasse ed infiammate, sia per la cura dei capelli grassi o per riequilibrare il cuoio capelluto.

Industria alimentare

Come preferisci la birra, con molta schiuma o senza? In entrambi i casi, è il tannino a regolarla: senza l’aggiunta di tannino, la schiuma continuerebbe a crescere! Viene utilizzato anche nei processi di chiarificazione della birra, come antiossidante ed aromatizzante nei succhi di frutta e persino nelle bevande a base di tè, che già contengono naturalmente alte concentrazioni di tannino.

Concia al Vegetale

È il protagonista del processo di concia al vegetale, un metodo riconoscibile che vanta una tradizione secolare. Il tannino è in grado di fissare le proteine (il collagene) conferendo alla pelle conciata al vegetale e al cuoio caratteristiche uniche rispetto agli altri metodi di concia. Conferisce col tempo calde tonalità al pellame, che tendono a riaffiorare in superficie con l’uso.

Enologia

Il tannino è spesso associato al vino, in particolare al vino rosso. È naturalmente presente sia nell’uva che nel legno delle botti e conferisce quel caratteristico sapore astringente. Inoltre, durante le diverse fasi di produzione del vino è consentito aggiungere estratti tannici per la chiarifica, per la stabilizzazione del colore o per la riduzione del contenuto di solfiti.

Alimentazione Animale

Il tannino viene utilizzato come una sostanza aromatizzante che viene aggiunta nella dieta degli animali di allevamento. Recenti studi hanno dimostrato che può svolgere la funzione di promotore naturale della crescita, contribuendo a riequilibrare il microbiota intestinale, a rafforzare il sistema immunitario. Questo significa diminuire l’uso di antibiotici e di altri farmaci, migliorando la qualità di vita animale. Un cambiamento che ha effetti benefici sull’intera filiera alimentare.

Nutraceutica

Il tannino fa parte della famiglia dei polifenoli, sostanze antiossidanti presenti in frutta e verdura. Essendo già parte integrante della nostra dieta, può essere utilizzato come integratore alimentare per contrastare l’invecchiamento dei tessuti e rinforzare le difese immunitarie. Un’azione che ha ricadute positive anche sulla vitalità e sull’umore, innescando un virtuoso circolo di benessere.

Cosmesi

Grazie al suo potere antiossidante, è in grado di contrastare i radicali liberi che causano l’invecchiamento cellulare. Non stupisce quindi che venga spesso utilizzato in preparati cosmetici. Inoltre, riduce la produzione di sebo, ed è quindi molto indicato sia per la cura di pelli grasse ed infiammate, sia per la cura dei capelli grassi o per riequilibrare il cuoio capelluto.

Industria Alimentare

Come preferisci la birra, con molta schiuma o senza? In entrambi i casi, è il tannino a regolarla: senza l’aggiunta di tannino, la schiuma continuerebbe a crescere! Viene utilizzato anche nei processi di chiarificazione della birra, come antiossidante ed aromatizzante nei succhi di frutta e persino nelle bevande a base di tè, che già contengono naturalmente alte concentrazioni di tannino.

Un prodotto ecologico e sostenibile

Oltre ad essere estremamente versatile, il tannino è ecologico. La produzione di tannino, infatti, segue criteri di ecosostenibilità, nel rispetto dell’ambiente e di chi lo abita. Privilegiare prodotti creati con l’utilizzo di tannino significa incentivare processi industriali maggiormente sostenibili rispetto a quelli che fanno ricorso alla chimica di sintesi.