Antonia Nicoletti non è solo la fondatrice di AEN69 – Creazioni Artigianali in pelle, ma anche una stilista, impegnata nella ricerca continua di “un’eleganza sobria, da indossare tutti i giorni e in ogni circostanza”, come si legge sul suo sito web. La sua passione è la pelle conciata al vegetale con tannino, che declina sapientemente in borse, giacche e scarpe in modo da abbinare l’eleganza casual e il comfort.

“L’estetica conta, ma non è tutto. Rispondo a un bisogno reale di comodità – commenta – che non nasce da un’interpretazione soggettiva ma da un vero e proprio studio condotto per meglio comprendere, prima di fondare l’impresa, che cosa mancasse davvero sul mercato odierno. Prendiamo il settore calzaturiero: sugli scaffali i prezzi delle scarpe variano dai 9 ai 1.000 euro al paio. Cosa manca? La comodità! Ed è necessaria perché buona parte della nostra vita si svolge fuori di casa, con molto stress e frenesia. Questo ci porta alla ricerca di una calzatura più comoda, anche se con il tacco. Il comfort è un criterio irrinunciabile per un’indossabilità realmente appagante. Naturalmente è anche possibile spingere oltre questo concetto e creare dei prodotti interamente tailor-made, anche a partire da un’idea di design data dal cliente.”

Il concetto di ‘comodità’, tuttavia, può rivelarsi aleatorio e soggettivo: Nicoletti si rivolge quindi a un’équipe di ortopedici per farsi spiegare quali sono le caratteristiche di una scarpa davvero comoda da un punto di vista anatomico. È la stessa équipe a raccomandarle di utilizzare materiali naturali, mai sintetici. Un consiglio che la stilista tiene sempre presente per ogni sua creazione. “La pelle conciata al vegetale con tannino è un materiale completamente naturale e privo di prodotti chimici.”

Oltre al comfort, la traspirabilità è una caratteristica fondamentale della pelle conciata al vegetale con tannino: “Questa pelle, infatti, ha la capacità di assorbire il sudore e di rilasciarlo nell’ambiente.”

Lo stesso concetto di ‘comfort first’ viene declinato anche sulle borse: “Tracolle comode, per distribuire al meglio il peso, nonché privilegiare gli zainetti, naturalmente più bilanciati delle borse. Il concetto di benessere è un fil rouge per tutte le mie linee di prodotto”.

Ma qual è il segreto che spinge tante persone, ancora oggi, a ricercare oggetti realizzati secondo la tradizione?

“La pelle è un materiale completamente naturale, per cui può capitare di trovare delle micro-imperfezioni (anche se noi le selezioniamo accuratamente), però più invecchia, più si crea l’effetto ‘vissuto’ che la rende ancora più bella. Si crea un legame con l’oggetto, che invecchia con noi e diventa testimone della nostra vita. Gli accessori in pelle conciata al vegetale sono oggetti a cui ci si affeziona. Il colore, poi, è particolare. Il nero non è mai nero, è fatto con i tannini di castagno, per cui appare diverso dal nero chimico, è più caldo e avvolgente. I rossi, realizzati con il tannino di quebracho, sono sempre rossi indiani, mai rossi accesi. Inoltre, i colori non resteranno mai uguali perché il tannino nel tempo si ossida: non è solo colpa dei raggi solari. Ma è proprio questo il bello!”

Nicoletti condivide volentieri il suo entusiasmo con i clienti. E fortunatamente si rende conto di sfondare porte aperte: “Chi cerca accessori in pelle conciata al vegetale con tannino sa bene la differenza tra similpelle e la vera pelle: la similpelle è un prodotto interamente industriale ricavato da fibre sintetiche su cui viene applicato un rivestimento di materiale plastico, quindi non è ecosostenibile. Tutto l’opposto della vera pelle.”

La Confederazione delle Associazioni Nazionali delle industrie della concia e pelletteria dell’Unione Europea (COTANCE) ha messo a disposizione i propri tecnici per approfondire la questione: le loro ricerche hanno stabilito che nessuno dei nuovi materiali regge il confronto con la pelle per impatto sull’ambiente. Noi utilizziamo pelle che è destinata al macero, stiamo riciclando e valorizzando un prodotto di scarto. Chi entra nel mio negozio è già consapevole di questa realtà e guardando le nostre creazioni vuole essere certo che non si tratti di similpelle”.

Il cliente tipo? “Sono partita con un’ipotesi di target abbastanza ampia, dai 25 ai 50 anni. Mi sono ritrovata invece con una prevalenza di persone ultracinquantenni che avevano fatto in tempo a conoscere ed apprezzare la pelle da giovani. I ragazzi di oggi si lasciano condizionare maggiormente dalle mode, ma quando provano la pelle conciata al vegetale si rendono conto della differenza e, a quel punto, tornano a cercare altri prodotti. Certo, si tratta di un livello di spesa più alto, dal momento che è tutto fatto a mano. Ma si tratta di qualità in grado di durare nel tempo”.

Secondo Nicoletti, infatti, con il passare degli anni i grandi brand hanno deluso le aspettative del pubblico. “Troppe false promesse! I brand oggi non sono più sinonimo di qualità, anzi gli alti costi del marketing vanno a discapito dei materiali, soprattutto dei pellami e della manifattura. Tutto porta a prodotti di basso livello. Finalmente qualcuno se ne è accorto e sta cercando di invertire la tendenza, ma non si arriverà mai al livello di qualità della tradizione artigiana. All’estero specialmente si sta rivalutando molto la produzione a filiera corta, principalmente tra i ceti medi, che, complice la crisi, hanno rispolverato l’abilità di guardare più alla sostanza che alle apparenze. Chi si sente ‘ricco’ compra il brand per sottolineare uno status symbol, mentre, paradossalmente, chi ha meno capacità di spesa è disposto a sborsare di più per un prodotto di qualità in grado di vincere la sfida degli anni”.

Conclude Nicoletti: “Finalmente si torna all’essenziale: forse abbiamo cominciato a capire che è meglio comprare soltanto una borsa, ma buona, che dieci di cattiva qualità, create per rompersi e spingerci ad acquistarne altre. Sarebbe l’ora di cambiare la mentalità della moda. La fast fashion è stata un autogol per il settore, speriamo che il Covid abbia rappresentato un reset. Torniamo a lavorare come si lavorava un tempo, basta inseguire tempi così veloci! Io non creo una collezione all’anno e le nostre scarpe sono adatte a tutte le stagioni. Speriamo sia la volta buona!”

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